27 de marzo de 2012

Extraordinario contacto extraterrestre en Ecuador.


Encontrè este video en la pagina http://www.youtube.com/ y quise compartirlo con ustedes. Personalmente, me impresionò la sencillez de las personas involucradas en el caso y me parece dificil de creer que tengan la imaginaciòn suficiente como para inventar una historia tan complicada. Aparte de que, desde que contaron la historia de su contacto, tuvieron tantos problemas en la poblaciòn en la que vivìan que debieron trasladarse a otra poblaciòn, escapando de las crìticas y las burlas de sus vecinos. Yo, de verdad, no sè què pensar. Què opinan ustedes?

IBRIDAZIONE.

Amici miei, oggi vi lascio questo interessante racconto preso da internet ed appartenente alla pagina web www.edicolaweb.net:
Ecuador: nel Dicembre 1995 entità extraterrestri avrebbero chiesto a Graciela e José Yaguana di fungere da procreatori per un essere ibrido. Ecco il resoconto della loro sconcertante esperienza.



Sono molte le donne che, per i motivi più disparati (non ultimo la sterilità), accettano di portare in grembo l’embrione di qualcun altro. Le moderne tecniche genetiche hanno reso queste pratiche abituali e i mass media ne hanno parlato tanto da farle diventare normale amministrazione. Graciela è una giovane ecuadoriana che, poco più di un anno fa, decise di trasformarsi in portatrice di un embrione, in quanto inseminata da esseri extraterrestri, senza esservi costretta. Un caso, il suo, di abduction tanto sorprendente da divenire oggetto di documentari e special prodotti dal network sudamericano Ecuavista-TV.
Ecco come si sarebbero svolti i fatti.
David M. Jacobs, professore di storia dell’Università nord americana di Temple e ricercatore UFO, qualche anno fa dichiarò quanto segue: "Uno dei propositi degli ET è quello di catturare esseri umani che li aiutino a produrre altre entità biologiche. Non è riproduzione, bensì produzione. Non sono qui per aiutarci, hanno un loro programma e non ci permettono di apprendere appieno i loro scopi. Cosa vogliono? Dai resoconti sembra desiderino usare la capacità riproduttiva umana. Cercano gli ovuli e lo sperma. Cercano una discendenza. Vogliono la conoscenza completa dei nostri organi riproduttivi ed esplorare a fondo i nostri processi fisiologici in generale...".


Jacobs, Budd Hopkins e lo psichiatra di Harvard John Mack sono i capofila di una schiera di ricercatori che ritengono, dopo aver analizzato centinaia di casi, che gli ET - o quanto meno, alcuni di essi - interagiscano col nostro pianeta per rapire esseri umani da utilizzare nell’ambito di un complesso programma di riproduzione. Abductions quasi sempre perpetrate contro la volontà dei soggetti rapiti. L’investigatore ecuadoriano Jaime Rodriguez ha analizzato più di duecento casi UFO nel suo Paese. Diciassette riguardano un "progetto di inseminazione cosmica" o di ibridazione di razze extraterrestri con la nostra. Ma viene confermato solo il caso che ha vinto protagonisti il professor José Alberto Yaguana e sua moglie Graciela Granda.
Tutto ebbe inizio il 19 Dicembre 1995. José e Graciela si erano recati nella foresta pietrificata di Kuyango, nella provincia di El Oro, vicino al confine peruviano, per una battuta di pesca con i loro due figli. Si stava facendo buio, quando, sulla riva del fiume, apparvero delle strane luci. José ricorda: "Mi avvicinai con la torcia elettrica accesa e rimasi a bocca aperta davanti ad un’astronave ferma a terra, con due strutture d’appoggio nell’acqua e con una scaletta che scendeva sulla riva del fiume. L’oggetto era ovale e rosso. Aguzzai la vista nella penombra e, dalla parte laterale, vidi tre piccoli umanoidi. Il più grande, con il volto coperto da una specie di mascherina, poteva arrivare circa alla mia spalla, il più piccolo al gomito". Le creature gli dissero: "Vogliamo parlarti. Siete persone di buon cuore. Dobbiamo porre un embrione all’interno di tua moglie, perché da anni abbiamo smesso di riprodurci e desideriamo conservare la nostra specie".


Yaguana rispose che la moglie non avrebbe mai accettato di avere rapporti sessuali con loro. Gli esseri replicarono che non sarebbe stato necessario alcun contatto fisico, che tutto sarebbe stato molto asettico e tecnico.
"Gli dissi anche che mia moglie aveva subito una legatura delle tube e loro mi risposero che non era un problema. Conclusi dicendomi disponibile solo se lei avesse acconsentito. Questo è quanto. Poi ci salutammo".


Gli esseri aggiunsero che avrebbero avvisato José in anticipo. "Toccai le loro morbide mani - rammenta Yaguana - avevano cinque dita, erano piccoline, come quelle di un bambino, dalla pelle soffice, ma rugosa. Avevano una testa grande, pelata, con la parte posteriore più pronunciata. Allora salirono a bordo. Si chiuse il portello e l’astronave si sollevò di un poco, per poi sparire davanti ai miei occhi".
Evidentemente, quello che sorprende maggiormente nel racconto di José è la sua ingenuità nello spiegare l’accaduto. Il testimone appare sincero. Quella notte José dormì appena e non disse a sua moglie delle intenzioni dei visitatori. Lo fece però la mattina dopo. Graciela al principio si mostrò incredula. "Non credevo agli UFO - raccontò - ma alla fine gli dissi che ero disposta ad aiutarli, purché non mi annoiasse più con quella ridicola storia".
A sostegno di queste dichiarazioni, sul luogo del primo incontro ravvicinato Jaime Rodriguez riscontrò alcune anomalie geologiche nel suolo. "Quando arrivammo sul posto la prima volta, buona parte del terreno sembrava formato da quarzo. C’erano grandi pezzi di quarzo dappertutto! Inoltre, abbiamo trovato del pulviscolo viola, riscontrato anche in un altro caso su cui indagavo, ma non lo abbiamo ancora fatto analizzare".


Alcune delle affermazioni di José sembrano appartenere più alla fantascienza che alla realtà. Ma ci sono le conferme di una squadra di quindici professionisti, esperti nel campo della salute mentale, che aggiungono credibilità ad alcune delle incredibili informazioni dei cosiddetti Eptoniani. José, colpito dalla padronanza dello spagnolo dei visitatori, chiese loro come lo avessero appreso. La loro era la "lingua degli spiriti", la xenoglossia, con cui comunicavano in milioni di idiomi. Vengono da Epton, pianeta posto fra sette stelle a ventaglio e raggiungibile in mezza giornata terrestre, volando a velocità invisibile. Parlarono a José anche di esseri "oscuri", che operano per distruggere il pianeta. "Gli Eptoniani - continua José - si imbatterono in una nostra sonda spaziale ed entrarono in contatto con la NASA, ma quando la NASA espresse certe richieste, non accettarono e così furono respinti. Gli Eptoniani sanno bene che la NASA sta collaborando con gli esseri oscuri che arrecano danno al pianeta".


Le conclusioni degli esperti possono sintetizzarsi nelle parole di Enrico Bonfanti, lo psicologo ed ipnoterapeuta che ha studiato José e Graciela. "Non credo che siano capaci di inventare una storia del genere, in quanto sono stati sottoposti sia alla macchina della verità sia a valutazioni psicologiche e psichiatriche. Infine, all’ipnoterapia. L’episodio non è frutto della loro immaginazione e vi hanno preso parte lucidamente. Hanno avuto contatti ravvicinati, tattili, emozioni forti e tutto è stato vissuto come un’esperienza reale".
José e Graciela mentono, fantasticano? O i fatti sono andati davvero così? L’unica cosa certa è che loro ne sono convinti. "Mentire, a quale scopo? - dice José - saremmo solo considerati dei grandi bugiardi. Cosa ne avremmo guadagnato? Fino ad ora non abbiamo ricevuto nulla in cambio. Vogliamo solo sapere se abbiamo fatto bene o male".
http://www.edicolaweb.net/da190205.htm